Credo che il merletto ad ago sia la tecnica che richiede meno strumenti di lavoro, servono solo poche cose, facili da reperire, facilmente sostitruibili: ago, filo, carta con il disegno, carta trasparente, cartoncino (anche di recupero), forbici e ditale se si è abituate ad usarlo.
Una tecnica davvero poco scenografica.
Esistono però degli accessori, più o meno utili, ma certamente molto affascinanti. Ce ne vogliamo privare? Giammai!
Così ho scovato sul sito del Needlelace Guild questa scatolina:
Nella foto si vedono: in alto uno strumento che serve per fare dei cerchi da usare come base per dei merletti, credo che si usi per esempio nell'Hedebo. Poi c'è un uncinetto sottilissimo, questo lo uso per passare il filo in posti "difficili", o per fissare il filo alla fine del lavoro. Sempre sulla sinistra c'è un punteruolo in legno, oltre che per perforare la stoffa serve per dare la giusta forma a cerchi o festoni, si usa per esempio per l'interno dei fiori nell'aemilia ars. A destra due strumenti misteriosi, pare che si impieghino nei lavori tipo Stumpwork per dare la giusta forma ai petali dei fiori o a strutture simili.
Non è proprio una cosa indispensabile alla sopravvivenza, però la scatola è molto carina, esterno nero opaco, foderata di vellutino rosso, con strumenti in legno lucido. Diciamo che ha un che di professionale, ecco.
In basso, fuori dalla scatola, ci sono invece i due strumenti che uso di più. Quello a sinistra è proprio comodissimo, serve per perforare i contorni del disegno, operazione secondo me indispensabile per avere un contorno pulito una volta che si è fissato il filo eserno. Questo si può fare con l'ago, ma se il disegno è grande diventa faticoso. Il perforatore, che ho comprato anni fa da Canetta, con la sua impugnatura facilita molto il lavoro.
L'altro strumento davvero indispensabile è la pinzetta, quella normale da estetista, serve per rimuovere i fili residui una volta che il merletto è stato staccato dalla carta (sono i fili che servono all'inizio per fissare il filo di contorno). Mi sento molto più professionale ad usarla dopo aver visto il filmato sul pizzo di Alençon, dove procedono esattamente come me.
Per i merletti piccoli io non uso il tombolo, ma per lavori più grandi è indispensabile per poter utilizzare entrambe le mani e rendere più uniforme il lavoro.
Ecco il mio tombolo da ago:
Come si può intuire, è più piccolo e meno duro rispetto ai tomboli da fuselli, qui il lavoro viene fissato con fpille di sicurezza, quindi la fodera deve cedere un po'. Davanti al tombolo c'è quello che dovrebbe essere il "murello", si inserisce tra tombolo e merletto per facilitare il lavoro. E' un semplice pezzo di legno, il mio però è troppo scivoloso e pesante, è quasi inutilizzabile.
Il perforatore cerco da tanto... grazie per l'informazione della Canetta!!
RispondiEliminaPer il murello uso un tubo di PVC (il mio é nero) che ho trovato in un negozio di forniture di idraulico.