Non è fatta a Point de Gaze, mi pare evidente, ma è una bellissima spilla ricamata in oro che ha realizzato la mia amica Luisella, su disegno di Jenny Adin-Christie . Ho fatto il corso grazie a lei, perchè non solo me l'ha segnalato, ma mi ha trovato una sistemazione vicino a casa sua e mi ha accompagnata con la sua mega macchina. Luisella segue le lezioni della Royal School of Needlework e occasionalmente tiene degli stages di Goldwork in Italia, presso Ricamiamo Insieme . Anche lei ha seguito il corso; è stato divertente perchè con lei potevo parlare in italiano e potevamo confrontare le nostre "schifezze" senza deprimerci troppo.
Dicevamo dei dettagli sul Point de Gaze. Innanzitutto si lavora con fili molto sottili: 36/2 per il contorno iniziale, 100/3 per i riempimenti e 100/2 per la rete nel caso del nostro sampler a fiore, ma spesso anche più sottili. Si usano filati di cotone, gli stessi del tombolo: cotone egiziano o Brok. Gli aghi sono adeguati: n° 10 o 12. Sarebbero comodi degli aghi senza punta, ma non si trovano di queste grandezze, quindi si usano quelli normali, con cruna stretta.
Si lavora "in mano", senza il supporto del tombolo; per questo motivo la preparazione deve prevedere materiali morbidi, che si possano piegare facilmente nelle mani. Io avevo fatto la preparazione che uso di solito, con due cartoncini leggeri di supporto e la carta col disegno ricoperta da un film plastico trasparente azzurro. Il tutto si è rivelato piuttosto scomodo da accartocciare. Cattherine Barley consiglia di fissare la carta ricoperta da un film sottile su due strati di stoffa, poi fare i punti per fissare il contorno. Io non mi trovo bene perchè quando devo puntare l'ago dal rovescio al diritto non lo vedo, quindi buco in prossimità del contorno, ma non esattamente dove vorrei, devo ribucare diverse volte, il che rende la carta più fragile e il contorno meno preciso. Forse anche qui è questione di pratica.
Punti impiegati: le parti piene sono fatte a punto festone imbottito, come quello che abbiamo usato nel quadrettino-campione. La rete e le parti leggere sono fatte in quello che gli Inglesi chiamano Point d'Espagne, che è il Sacolà del merletto veneto: un punto festone con il filo ripassato una seconda volta sull'ago; i punti però sono distanziati, come nel Punto Ciaro. La grande difficoltà è che si fa in giri uguali di andata e ritorno, non viene teso il filo di imbottitura come nel sacolà. Questo rende il lavoro moto più instabile, ed è molto più difficile farlo regolare.
RETE
Ho provato a fare qualche foto lavorando col Perlè per far vedere l'esecuzione del punto e il modo di tenere il lavoro.
Non so se si capisce bene, ma l'ago viene tenuto tra l'indice e il medio, come si potrebbe tenere una sigaretta. Si mette il pollice alla base dell'ago per rendere più preciso il movimento. All'inizio trovavo questo sistema assurdo, ma lavorandoci un po' ci si rende conto che è ottimale per velocizzare il lavoro. Si inizia lavorando da sinistra a destra, con il filo sotto l'ago, come per un punto festone
Poi si prende il filo che sta vicino alla cruna e si passa intorno all'ago in senso antiorario, cioè sotto l'ago da destra a sinistra, poi sopra da sinistra a destra.
Si tira il filo, tenendolo dritto davanti a sè:
Ho avuto qualche difficoltà a capire come si lavora in senso contrario, cioè da destra a sinistra. Il movimento del filo attorno all'ago è identico, ma all'inizio non ci si posiziona come per il punto festone, il filo si tiene semplicemente sulla destra:
Si tira il filo
Ed ecco il punto:
Come si può vedere, in questa strana rete nei giri di andata i punti hanno tre torsioni, nei giri di ritorno solo due.
Cordoncino di finitura: non è fatto, come immaginavo, con un filo grosso, ma con una mazzetta di fili molto sottili; effettivamente ricoprono in modo più uniforme il cordoncino di base. Vengono fissati solo dal punto di contorno, che di solito è punto festone, ma può anche essere punto festone doppio, eseguito abbastanza rado, molto diverso dagli altri merletti ad ago.
Una delle caratteristiche del Point de Gaze sono gli ornamenti; al corso ci hanno insegnato le coroncine, i pois nella rete e i "boccioli di rosa". Ne parleremo per esteso un'altra volta
Sono senza parole, la finezza di questo lavoro mi lascia piena di meraviglia.
RispondiEliminaSplendida la farfalla: ragazze, siete delle fate!
Magnifico...magiche mani e magico filo...
RispondiEliminaBell.i.ssima!
RispondiEliminaComplimenti a Luisella!
Silvia le tue foto sono chiarissime e hai una buona mano... GRAZIE!
Belissima la spilla a goldwork! Ho appena seguito il corso di goldwork con Luisella e ho visto alcuni kit di Jenny Adin-Christie, sono meravigliosi!
RispondiEliminaE grazie per averci mostrato qualche punto di merletto point de gaze con fili piu' "visibili" :-), prima o poi anche il mio merletto ad ago andra' avanti...
E' una meraviglia
RispondiEliminaGreat ppost thanks
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