domenica 12 settembre 2010

Naalbinding: mi mancava!

Premessa: questo post non ha nessuna attinenza col merletto ad ago. Si parlava di merletto ad ago ed altre passioni? Questa non è una passione, non credo che lo diventerà mai, diciamo che è una curiosità, nel territorio (molto allargato) dei lavori ad ago, ecco.

M'interesso di "cose tessili" da molti anni, da quando ero una bambinetta e leggevo i Rakam di mia mamma. Nel corso del tempo sono passate tante mode, qualcuna è tornata; pensavo di conoscere almeno per sentito dire, tutte le tecniche, anche le meno ovvie. So che esiste il tricotin, per esempio; il pizzo a forcella; so che c'è chi lavora a maglia con le dita, chi fa il chiacchierino con l'ago, e così via. Ma di questo naalbinding (inglese), naalbinden (tedesco) non avevo proprio mai sentito parlare. Mi sono imbattuta in questo post che mi ha incuriosita con questa foto:



Dalle immagini successive ho capito che si parlava di una tecnica a me sconosciuta, così sono andata a cercare informazioni su Wikipedia e di lì ho spaziato, un po', ho trovato anche dei video su Youtube (questo e parecchi altri) che spiegano come si esegue questo lavoro.
Qui si trovano informazioni sulla storia, qui istruzioni, qui notizie varie e molti link.
In sostanza si tratta di un'antica tecnica di cui si hanno tracce in tombe copte dell'Egitto, in tessili rinvenuti a Paracas, in Perù, che risalgono a un' epoca tra il 400 a.C. e il 200 d.C, e nel Nord Europa, terra di Vichinghi. Ho trovato su diversi libri la descrizione di questi manufatti come lavoro a maglia, in realtà sembra che la tecnica usata fosse questo naalbinding. Ancora oggi è usata da una tribù peruviana, ed è stata riscoperta nel Nord Europa. Che legame ci sia tra queste culture per me è un mistero. Si lavorava, e si lavora tuttora, con lana piuttosto grossa, in gugliate lunghe 1-2 metri, con aghi grossi, di legno (o osso?). E' stata denominata anche "lavoro a maglia con un solo ferro" ma in realtà è molto diversa, perchè non si tengono le maglie sull'ago, forse ricorda più l'uncinetto.
Mi pare di aver capito che si lavora in cerchio, a spirale, quindi è adatta per fare calze, borse, cappelli, guanti. Si può ottenere un tessuto piatto, ma si lavora in giri di sola andata, quindi bisogna rompere il filo e ricominciare lavorando sempre da sinistra a destra. Pare fosse utilizzata proprio per questa caratteristica, in alternativa alla tessitura.

Alla fine di tutti questi giri virtuali potevo non fare una prova? Ecco l'ignobile risultato:


Qui mi fermo. Non ho voglia di provare a chiudere a cerchio e fare un secondo giro. Si vede che non diventerò un'esperta, vero?