sabato 9 ottobre 2010

Punto Cologna

Qualche giorno fa ho visto su Rakam di ottobre un articolo interessante su un merletto ad ago molto particolare, il Punto Cologna. Prende il nome da Cologna Veneta, una città in provincia di Verona dalle origini antiche e dalla storia affascinante. Fondata dai Romani, distrutta durante le invasioni barbariche, ricostruita, è stata sotto il dominio di Venezia per circa quattro secoli, a partire dal 1405. Proprio durante questo periodo, nel Seicento (periodo di grande espansion dei monasteri femminili in tutta Italia), giunsero da Venezia delle suore dell'ordine delle Cappuccine Colognesi, che portarono con sé l'arte del merletto ad ago,  in quel periodo rappresentato dal Punto Tagliato a Fogliami, conosciutto anche come Gros Point de Venise.
Riprodussero la loro arte attraverso i secoli, senza subire tutti gli influssi esterni che ebbe il Punto di Venezia, e negli ultimi anni una signora di Cologna, Marilisa Edoni, l'ha riscoperto e ha ricominciato a lavorarlo ed insegnarlo.
Ho trovato il suo recapito su Rakam e l'ho contattata per chiederle se poteva fornirmi notizie più approfondite ed eventualmente alcune immagini, mi ha risposto molto gentilmente inviandomi delle foto meravigliose che mi consente di pubblicare. Mi ha scritto che mi fornirà ulteriori notizie sull'argomento, ma le fotografie erano così belle che ho deciso di pubblicarle subito; se arriveranno altre notizie le scriverò in un secondo tempo.
Ecco le sue meraviglie:


Foto M. Edoni
Bolero lavorato con filo di lino n° 100

Foto M. Edoni


Foto M. Edoni

Foto M. Edoni
Punto Cologna ad alto rilievo lavorato con lino n° 120

Foto M. Edoni
Coppia di paralumi, lino n° 120


Foto M. Edoni

Foto M. Edoni
In alto: merletto a basso rilievo eseguito in lino 120

Foto M. Edoni
Ventaglio


Foto M. Edoni
Particolare del ventaglio

Foto M. Edoni
Pendente eseguito con un filo di mpuliné effetto metallo

Foto M. Edoni
Pavone eseguito in cotone colorato n° 100
Foto M. Edoni
Angolo di fazzoletto in cotone Egitto 120

Foto M. Edoni

Foto M. Edoni
Fazzoletto da taschino con applicazione
sui 4 angoli eseguito in cotone Egitto n° 120

Foto M. Edoni
Come vedete dalle immagini, si tratta di un merletto che ha mantenuto caratteristiche molto simili ai pezzi antichi che possiamo vedere nei musei, e mi pare che valga la pena conoscerlo proprio per questa sua peculiarità.
Se volete vedere le foto molto ingrandite, potete visitare il mio album

domenica 3 ottobre 2010

Un mito: Catherine Barley

Volete vedere del VERO merletto ad ago, contemporaneo, eseguito magistralmente? Guardate qui. Sembrano dei papaviri attaccati sul tulle, vero? Invece è fatto tutto rigorosamente a mano da Catherine Barley con la tecnica del Point de Gaze (merletto ad ago delle Fiandre), pare con del filo n° 175.
Quando l'ho visto sono rimasta a bocca aperta. In questo momento è esposto alla Biennale di Sansepolcro, ma è stato creato per una mostra che si terrà in California, che ha proprio come tema i papaveri, con disegni creati apposta (anche se ricordano l'Art Nuoveau) da Ulrike Voelcker, e variamente interpretati.

Ho scoperto il merletto ad ago durante la mia prima visita alla Biennale internazionale del Merletto di Sansepolcro, nel 1998. Ero andata per visitare un pezzo di Toscana che non conoscevo e per ammirare i lavori al tombolo, gli unici merletti che conoscessi. Ho visto dei pezzi bellissimi, ma ricordo di aver ammirato in particolare un merletto in bianco proprio di catherine Barley, che rappresentava la regina delle nevi, con particolari in rilievo e fondo tipo tulle (che io pensavo fosse industriale!).
Questo ricordo mi è imasto ed è stata la molla che ha fatto scattare il mio interesse per il merletto ad ago.
Negli anni successivi ho cominciato a leggere tutto quello che trovavo sull'argomento e, forse non a caso, uno dei primi libri che ho acquistato è stato proprio "Needlelace, designs and techniques classic and contemporary" di Catherine Barley.




 Non è proprio per principianti, non insegna nei dettagli tutti i passaggi che servono per costruire anche i merletti più semplici, ma è interessante perchè descrive la tecnica di diversi punti antichi: Gros Point, Point de Gaze e Hollie Point, con relativi disegni semplificati per il gusto moderno. La seconda parte illustra invece progetti contemporanei, che ricordano un po' lo stumpwork.