domenica 3 luglio 2011

Tutorial: merletto ad ago geometrico (Reticella)

Dopo aver visto lo stand dell'Assciazione Punto Maglie, a Parma, mi è venuta una gran voglia di riprendere il merletto ad ago geometrico, quello che spesso, con termine improprio, si chiama Aemilia Ars.
Nel titolo del post ho inserito la parola "Reticella" perchè all'estero questo tipo di pizzo viene genericamente chiamato così, visto che (incredibile ma vero!) questo blog è visitato anche da molte straniere, ho pensato di aiutarle
Il merletto ad ago geometrico ha origini antichissime, si trovano molti disegni raccolti già nei modellari del '500. Deriva direttamente dall'antico reticello, ma si lavora senza il supporto della stoffa e si fissa sul tessuto in un secondo momento.
Ho imparato ad eseguirlo secondo la tecnica usata nell'Aemilia Ars, con punti d'appoggio che servono a tendere i fili di contorno.
Vorrei fare un tutorial con un disegno semplice, per imparare i principi fondamentali, poi si può continuare con disegni più complessi.

Per iniziare avrei scelto questo motivo:



QUI trovate il disegno in PDF. Dovrebbe avere le dimensioni giuste per la stampa, con lato di 4.5 cm.

OCCORRENTE

Oltre al disegno stampato (se possibile si carta leggermente colorata, se pensate di lavorare con filo bianco) occorrono:
- un foglio di carta da lucido per ricoprire il disegno ed evitare che sporchi il lavoro. Se non ce l'avete potete usare della carta forno. Va bene anche la pellicola adesiva trasparente o leggermente colorata, se la trovate.
- due pezzi di cartoncino leggero tipo Bristol, che possono essere sostituiti da copertine leggere di riviste.
- filo da cucire resistente, del colore del filo che si userà per il merletto. Nell'aemilia ars si usa il filo Lettera 40, molto resistente, ma difficile da trovare.
- filo per il merletto: a me piace lavorare con il cordonetto, quello che si usa per l'uncinetto; per un disegno di queste dimensioni userei il n° 60. Si può usare anche il Perlè (o ritorto fiorentino o Retors d'Alsace) n° 12; in questo caso però ingrandirei un po' il disegno percè il Perlè è un po' più grande del cordonetto 60
- aghi: io uso aghi con la punta, n° 8 o 10 perchè bisogna passare attraverso le barrette a cordoncino; per i tratti a punto festone si può usare anche un ago senza punta sottile, n°28;
- perforatore: facoltativo, ma molto comodo per lavori di grandi dimensioni: serve a bucare il cartoncino in corrispondenza dei punti di sostegno

COSTRUZIONE DEL SUPPORTO

Sovrapporre 2 strati di cartoncino (più strati se è molto leggero), disegno, carta trasparente. Se si usa la pellicola adesiva, incollarla al disegno. Mantenere i 4 strati uniti con una graffetta e cucirli con un'imbastitura a punti lunghi.
Pareggiare i bordi tagliando a circa 2-3 cm dal contorno del disegno. Arrotondare gli angoli, così durante la lavorazione il filo non si aggancerà continuamente.

PUNTI D'APPOGGIO

Sono dei punti che vengono dati sul contorno del disegno e all'interno, in modo da guidare i fili che costituiranno il merletto. Detto così appare molto astruso, ma la pratica è piuttosto semplice.
Ecco come ho fatto i punti d'appoggio:



Come si può vedere i punti d'appoggio vengono dati lungo il contorno dove s'incontra un'altra linea e nel disegno centrale dove s'incontrano due linee e dove devono "reggere" delle linee convesse.
Per ottenere dei punti precisi, è meglio bucare prima il cartone dove poi tracceremo i punti, in questo modo:



Sembra che abbia la varicella!
Lungo il lato di sinistra ho segnato anche due punti d'appoggio intermedi, che servono per fissare meglio il contorno; viste le piccole dimensioni del lavoro non sono necessari.
Se, mentre si lavora, si vede che servono altri punti d'appoggio, si possono aggiungere senza problemi.

Ecco il disegno con i punti d'appoggio veri:



Ho ricoperto il disegno con la pellicola turchese per rendere più evidente il lavoro in bianco.

QUI trovate la solita versione PDF da scaricare