venerdì 21 dicembre 2012

Rosa, rosae, rosae....

Quest'anno decoro i miei regali con delle rose di carta, veloci e d'effetto:
 
 
Queste sono ricavate da pagine di giornale (un foglio singolo) particolarmente decorative su carta rossa lucida.
 
L'immancabile rosa rossa
fatta con quattro strati di carta velina. Ho usato un foglio piegato quattro volte e ho ricavato due rose.
 
Ho seguito questo tutorial, come si può vedere è un procedimento molto semplice.
Successivamente ho anche trovato questo video, che lo spiega in modo più dettagliato (in italiano).
 
 

domenica 9 dicembre 2012

Stella stellina...

...la notte si avvicina....
Vi ricordate questa filastrocca per bambini? Mi è venuta in mente oggi, visto che ho realizzato solo lavori a tema "stellare".
Prima stellina:
 
Ciondolino adatto anche per orecchini ( larghezza massima poco più di quattro cm) realizzato con uncinetto 0.6 (quello che uso per le connessioni a merletto ad ago) e fil à dentelles n. 80 DMC azzurro molto chiaro.
Ho trovato le spiegazioni in questo sito, ma ho modificato l'ultimo giro e ho inserito delle perline trasparenti sulle punte. Ho chiesto all'autrice il permesso di tradurre e pubblicare le sue spiegazioni, per ora non ho avuto risposta, ma credo che sia abbastanza semplice copiarlo direttamente da questa foto:
 
La seconda stellina, copiata dal sempre bellissimo sito di Mary Corbet, è stata trasformata in una spilla:
L'ho lavorata con la seta Faro su feltro di lana, unito ad un altro cerchio di feltro con il punto asola, con l'inserimento di perline tra i punti. Lavoro molto semplice, veloce e d'effetto, lo consiglio.
Ecco la spilla che cerca di vivacizzare l' ultima maglia che ho realizzato:
 
La foto è veramente bruttissima, in questi giorni la luce è strana, non riesco a dosarla. Si tratta del modello "Emozioni" di Emma Fassio, molto gradevole da lavorare, con ferri circolari, partendo dal collo, senza cuciture.
 

domenica 2 dicembre 2012

Tutorial: perle di filo

Probabilmente l'idea non è nuova, ma a me è venuta questa mattina, quando tentavo di fare delle perle di tessuto come queste. Il tentativo non è riuscito, la perlina è diventata un coso bitorzoluto e sfrangiato, decisamente antiestetico.

 
Però mi sono ricordata di un esperimento che ho fatto (e che mi prometto di ripetere) con le temari balls e ho pensato che potevo usare una tecnica simile per fare delle perle.

Ho usato del semplice cotone idrofilo, nella foto si vede la quantità utilizzata per produrre una delle perline, come si può vedere, piuttosto piccole.

Ho manipolato il cotone con le dita ricavandone una pallina compatta, poi ho iniziato ad avvolgerla con filo da cucire.

Bisogna avvolgere in modo molto irregolare, girando continuamente la pallina tra le dita, in modo da non fare avvolgimenti paralleli, al contrario di quel che si fa comunemente quando si fa un gomitolo di lana. In questo modo si ottiene un effetto "omogeneamente disomogeneo" che trovo più gradevole.

Quando la pallina di cotone è completamente ricoperta si taglia il filo tenendolo piuttosto lungo, si infila con un ago sottile e si fissano i giri più superficiali con lunghi punti, in modo da impedire che si srotolino; in questo modo si possono anche riicoprire eventuali piccoli buchini.

Ora la base della perlina è finita, si può decorare a piacere.

Alle mie perle ho cucito delle perline:


Ecco il risultato:

 

Ne ho fatto altre due, questa volta decorate con dei semplici punti lunghi irregolari in filo argentato. Non ho avvolto il filo perché scivolava troppo.

Credo che diventeranno degli orecchini, li pubblicherò nel prossimo post, appena avrò trovato dei supporti adeguati

 

sabato 17 novembre 2012

A Mirror to my Art

Non ho un carattere competitivo, non mi piace neppure giocare a tombola, ma adoro partecipare a concorsi di ricamo e merletto. Probabilmente mi piace lavorare a tema, stimola la mia fantasia, e se il soggetto a prima vista appare strano lo trovo ancora più stimolante.
Quando ho visto che il blog Needleprint organizzava un concorso che consisteva nel decorare con la tecnica preferita uno specchio da borsetta e crearne l'eventuale astuccio, non ho esitato: non mi sarebbe mai venuto in mente di fabbricare questo genere di oggetto, lo trovavo stimolante.
Durante le mie visita a Palazzo Davanzati a Firenze, avevo ammirato un meraviglioso centro tavola eseguito in merletto ad ago dall'Aemilia Ars nel 1920, in occasione del matrimonio Malvezzi de' Medici - Strozzi. Il bordo rappresenta gli stemmi delle due famiglie e un motivo floreale tratto dal libro di modelli di Bartolomeo Passarotti.
Mi ha colpito in particolare lo stemma che nella foto si vede in alto, composto da tre rose stilizzate.

Ecco la foto ingrandita:



Con qualche piccola modifica mi sembrava perfetto per il retro di uno specchietto, così mi sono messa a disegnare.

In un primo momento volevo mantenere il contorno con i fiorellini (di mughetto?)

Ma non mi piacevano per nulla, così ho optato per il solo disegno delle roselline, rifinite con un giro di punto chiaro:



Se lo volete riprodurre, tenete conto che il diametro complessivo è di 6 cm.

Ho sistemato tutto nel solito modo sul supporto di carta e ho lavorato con il cordonetto n.70 bianco.


Nei mesi scorsi avevo visto che sul sito Tombolodisegni erano in vendita degli specchi da borsetta pensati per l'inserimanto di ricami o merletti, quindi ne ho comrato subito uno, molto carino.


Una volta ultimato il merletto l'ho cucito su un pezzo di shantung di seta marrone chiaro (ricavato da un paio di pantaloni che avevo strappato senza possibilità di rimedio) e ho montato il tutto sullo specchietto

Le rose e le foglie sono lavorate a punto festone con un filo d'imbottitura e lo sfondo a punto chiaro (Antwerp stitch). Intorno ho fatto un giro di punto festone con due fili di imbottitura, poi un giro di punto chiaro, quindi un altro giro di punto festone con pippiolini.



Per completare il tutto, utilizzando sempre la seta dell'ex-pantalone, ho confezionato una bustina porta- specchio, e ho riprodotto sul davanti lo stesso disegno, ricamato a trapunto fiorentino.




Sembra che il mio lavoro sia piaciuto perché sono stata selezionata tra le venti finaliste. In realtà non so quanti fossero i partecipanti, non è chiaro se sia stata un'impresa difficile oppure no.

In quanto finalista ho ricevuto una bellissima agenda perpetua con la riproduzione di antichi samplers, edita da Needleprint.

Qui trovate le foto di tutti i lavori selezionati e dei tre vincitori.

Negli ultimi giorni il blog needleprint sta dedicando dei post a foto dettagliate dei lavori, con descrizione della loro storia. Molto affascinanti e interessanti. A prima vista il vincitore mi aveva lasciata un po' perplessa, ma dopo aver letto il post che permette di vedere i particolari, condivido pienamente il giudizio della giuria.



martedì 16 ottobre 2012

Insetti

Non mi era mai successo di riflettere del rapporto ambiguo che abbiamo con gli insetti.
La sola parola di solito genera una sensazione di disagio, vengono in mente orribili creature, spesso fastidiose, a volte pericolose.
Poi ricamiamo (e dipingiamo) le farfalle. E le coccinelle. Le libellule. Le api che erano il simbolo di Napoleone. Ho visto addirittura delle mosche ricamate, ed erano pure molto belle.

Non avevo mai pensato di ricamare insetti, poi nel gruppo "Soloricamo" , si è parlato di ricamo Stumpwork, una tecnica particolare di ricamo in rilievo ( QUI troverete delle notizie più approfondite, in un sito suggerito da Jeanine) e Vincenza ha trovato un tutorial per fare una coccinella in rilievo.
Le spiegazioni mi sono sembrate ottime e mi è subito venuta voglia di provare, così mi sono cimentata:





Lavoro velocissimo e di grande soddisfazione. E' piccolissima, lunga solo 13 mm. L'ho imbottita con due strati di feltro sottile e ho ricamato con moulinè a due fili: un rosso di cui non ricordo il numero e nero. Nelle zampine, lavorate con un solo filo, ho aggiunto un filo di argento. Non ho fatto gli occhi con le perline perchè anche quelle più piccole mi sembravano sproporzionate.

Poi ho provato a fare una specie di scarabeo, un po' più grandino e ciccione, ricamato con verde DMC 3818, nero e oro DMC metallizzato (non moulinè, quello in spoletta); ho fatto la testa con due lili verde e un filo d'oro, ottenuto smembrando il filo originale, mentre le striature del corpo le ho fatte con il filo intero:







Ecco i due fratellini:






Oggi ho proseguito sul tema degli insetti aggiungendo una ragnatela in seta ad un acquerello:




Da tempo volevo provare a coniugare ricamo e pittura, dopo aver visto dei capolavori su Pinterest. Questa è la mia prima prova, credo che proseguirò. Vista la semplicità del disegno, ho semplicemente bucato il cartoncino in corrispondenza dei contorni della ragnatela, ho tracciato le diagonali di filo, annodandole alla fine al centro, quindi ho fatto le linee parallele fermandole con un nodino (come quelli che si fanno nelle sfilature) ad ogni intersezione dei raggi.


giovedì 27 settembre 2012

Scialli

Cos'ho fatto quest'estate, oltre a orecchini di varia foggia?
Due scialli.
A mia giustificazione posso dire che abito in una zona in cui l'estate di solito non è molto lunga, e neppure molto calda. Però non avevo mai fatto scialli d'estate, mi sembrava "strano".
Quest'anno il gruppo Ravelry a cui sono iscritta: Kal from Italy proponeva la confezione di tre scialli della designer Veera Valimaki (mancano un po' di dieresi sulle a, non ricordo i codici).
Si trattava di Different lines, Color Affection e Stripe study shawl, per i Kal rispettivamente di giugno, luglio e agosto (evidentemente non sono la sola a voler lavorare degli scialli in estate!).
Vista la mia lentezza, ne ho fatti solo due, il primo e l'ultimo.

Per Different Lines, iniziato a fine maggio, quando ancora era freschino, ho usato una lana tipo merino molto sottile, lavorata doppia  con i ferri n° 4, per un risultato leggero e soffice.
Ecco lo scialletto in tutta la sua estensione:






Qui è "indossato" visto sul davanti:





E sul dietro:





L'ho finito verso la metà di luglio, a quel punto l'idea di lavorare la lana era inaccettabile anche per me, così ho deciso di utilizzare dei gomitoli di fibra naturale che avevo comprato in un mercato biologico (purtroppo ho perso il biglietto da visita del venditore, con i dati per rintracciarlo). Avevo un gomitolo di lino grezzo e uno misto seta-canapa color avorio, e ho pensato di utilizzarli per lo stripe study shawl. Ricordando le mie esperienze passate con le fibre naturali, ho pensato che con i lavaggi il lino grezzo tende a schiarire, se così fosse successo al mio scialle il contrasto di colori sarebbe stato meno evidente con il passare del tempo, così ho allargato le righe sottili da due a quattro ferri e ho inserito un ferro di buchini, che potrebbero delimitare le righe anche se la differenza di colore diventasse meno evidente.

Questo è lo scialle per esteso (molto più grande del precedente):





"Indossato" davanti:





"Indossato" dietro:





Ho trovato questi modelli geniali, molto semplici perchè lavorati tutti a legaccio, con i motivi ottenuti con la lavorazione a ferri accorciati che li rendono divertenti e per nulla noiosi, (a parte gli ultimi interminabili giri) adatti anche per chi non è un'esperta.
Anche la forma così asimmetrica li rende comodi da indossare, perchè la parte più lunga avvolge bene il davanti e rimane a posto.

domenica 16 settembre 2012

Uncinetto

Eccomi!
Sono stata molto assente perchè dovevo finire lo specchietto per la partecipazione al concorso "A mirror to my Art" indetto da needleprint, e come al solito erao in ritardo. Se volete vedere il mio lavoro, lo trovate qui al n° 15.
Negli ultimi tempi non ho fatto molto ma, complice Pinterest , mi sono cimentata nella produzione di orecchini a uncinetto.






Questi li ho copiati abbastanza letteralmente da questo tutorial, trovato proprio su Pinterest. Ho comprato degli orecchini a cerchio semplici, con diametro 4 cm, e li ho ricoperti.




Per questi ho preso spunto da varie spiegazioni; sono carini perchè piccoli, meno di tre cm di larghezza massima.
Ecco le mie spiegazioni:
Fare un anellino col filo verde e lavorare 1 m bassa, 3 catenelle per 5 volte, poi chiudere il giro con una maglia bassissima nella prima maglia bassa. Non ho fatto le catenelle d'avvio perchè il cerchietto di filo si può stringere e al centro non rimane il buco; se si vuole avviare con la catenella, poi si può cucire una perlina al centro.
2° giro (sempre in verde): lavorare 1 m. bassa, una mezza maglia alta, tre maglie alte, una mezza maglia alta e una maglia bassa in ogni archetto. Chiudere con una maglia bassissima e tagliare il filo.
3° giro: con il filo marrone fare * una maglia bassa prendendo di traverso la maglia gassa del primo giro* (sono i puntini marrone che si vedono vicino al centro), 5 catenelle; ripetere da * a* per 5 volte, chiudere con una maglia bassissima.
4° giro: 1 m. bassa, 1 mezza maglia alta, 5 maglie alte, una mezza maglia alta, 1 maglia bassa in ogni archetto di catenelle, chiudere con una maglia bassissima; durante l'ultimo giro fissare un anellino, che verrà poi attaccato al supporto degli orecchini

Di tutt'altro genere, vi faccio vedere un bellissimo scialle che mi è stato regalato, comprato in Turchia, bordato con i famosi fiori che si possono fare all'uncinetto o ad ago, che si chiamano Oya.
In questo caso sono fatti all'uncinetto, con una lavorazione molto originale, che non ho capito perfettamente:





La parte "bassa" del bordo (che orla tutto il lato lungo del triangolo ) è fatta con : 1 maglia bassa, una catenella allungata, un anellino di catenelle ricoperto con *2 maglie basse, 3 catenelle* per tre volte, 2 maglie basse; poi una nuova catenella allungata e una maglia bassa eseguita puntando nell'orlo.
La frangia con i fiori è fatta a partire da una maglia bassa del bordo, con credo una decina di catenelle  (gambo), poi un anello di circa 8 catenelle chiuso con una m. bassissima. In questo anello si lavora: 8 catenelle, *1 m alta tripla, due catenelle* per 7 volte, 1 m.alta tripla, 8 catenelle, poi si torna alla base ricoprendo il "gambo" a maglia bassa. la parte superiore del fiore è composta da un giro in grigio con degli strani punti, credo che siano fatti puntando diverse volte (almeno 8) nell'intervallo tra due maglie alte triple, come per fare una maglia bassa, ma senza chiuderla, poi chiudendo gli anelli tutti insieme.
Il tutto è rifinito con un ultimo giro in viola, con maglie basse e pippiolini che non ho capito bene; mi pare che si faccia una maglia bassa, 5 catenelle, una maglia bassa, poi si porta indietro il filo con una maglia allungata, si fa una maglia bassissima sulla terza catenella, tre catenelle, una m. bassa, tre catenelle, una m bassa, tre catenelle, una m. bassa nell'archetto sottostante (formando tre pippiolini), poi si fa una m. bassa puntando nel giro precedente e si ricomincia con un altro archetto.

Credo che la mia spiegazione sia un po' confusa, ma anch'io non ho le idee chiarissime



giovedì 16 agosto 2012

Orecchini

Vanno di moda gli orecchini di merletto, forse sull'onda di quelli proposti da Dolce e Gabbana. Se ne vedono molti sui banchi dei mercati, un po' meno indossati, forse sono troppo ingombranti?

Anch'io ho voluto provare a farne qualcuno, meno grande, e con tecniche diverse, ecco i risultati dei miei esperimenti.

Ho iniziato col chiacchirino, fatto con la navetta, perchè con l'ago non mi viene ancora automatico, devo continuamente rivedere i passaggi. Non è che con la navetta sia un genio, avevo imparato qualche anno fa ma non ho mai prodotto dei lavori complessi.
Ho trovato questo modello e sono riuscita a riprodurlo in modo abbastanza soddisfacente:


Poi ho visto un bellissimo modello sul blog di Casa Erba (è per lo più in giapponese, ma ha progetti e tutorial comprensibilissimi) che trovate qui . Li ho riprodotti con un cordonetto di seta variegato, molto gradevole da lavorare, ma non mi piace questo avvicendarsi di colori senza sfumature. Credo che i filati variegati non facciano per me, preferisco quelli solo leggermente sfumati.
Ecco gli orecchini:





A questo punto potevo non crearne un paio? 
Ci pensavo da parecchio. Lo scorso anno h cominciato a seguire il bellissimo blog di Alessia che mi piace per l'amore e l'originalità che mostra nel manipolare materie apparentemente "dure" come fili di rame e metalli vari: pietre, perle e quant'altro. Affascinata dalle sue creazioni,  ho comprato degli orecchini e delle "monachine" molto particolari, a rettangolo, con l'intenzione di usarle per orecchini fatti a merletto. Nel corso dei mesi non ho mai avuto l'idea giusta per decorarle, non volevo mettere un semplice ciondolo, anche perchè le ho fatte fare un po' più lunghe del normale.
Un giorno ho pensato che potevo fare un ciondolo con buco al centro, in modo da poterlo inserire "dentro" alla monachina.
Ho fatto un disegno molto semplice:

Come vedete, il disegno è molto "artigianale"
Ho lavorato con cotone sottile della Guttermann, questa volta sfumato, ho rinforzato i contrni con filo metallico per bigiotteria, ed ecco gli orecchini finiti:




Originali, vero?