giovedì 25 novembre 2010

25 novembre: giornata di lotta contro la violenza sulle donne e... festa delle merlettaie.

Non c'è attinenza, ho controllato, non si sa mai.
Il 25 novembre è stato designato come giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne dall'assemblea generale dell'ONU nel 1999, in ricordo dell'assassinio delle tre sorelle Mirabal, che combattevano il regime dittatoriale dominicano di Trujillo, avvenuto nel 1960.
Festa delle merlettaie (ma anche di sarte, modiste, filatrici): in onore di Santa Caterina di Alessandria, che si ricordava in questo giorno, nell'ultima revisione del calendario però è stata eliminata perchè ci sono dubbi sulla sua reale esistenza.


Questa la leggenda: Caterina era una fanciulla colta, di nobili origini, che rifiutò il matrimonio per dedicarsi ai suoi studi. Convertita al cristianesimo, in occasione delle cerimonie per l'insediamento del governatore Massimino, che prevedevano riti pagani con sacrifici di animali, si presentò a palazzo e chiese che fosse riconosciuta come unica religione quella cristiana. Per convincerla a celebrare i culti pagani furono inviati dei filosofi che non solo non la convinsero, ma vennero convertiti a loro volta. I filosofi furono subito uccisi e Caterina condannata a morte sulla ruota dentata, solo che appena la toccò si ruppe, così furono costretti a decapitarla.
A causa della condanna alla tortura sulla ruota divenne la protettrice deigli artigiani che usano strumenti a ruota, come i filatori. Per analogia, si collegò anche alle merlettaie, sarte, modiste. A Torino, agli inizi del '900 le apprendiste sarte e modiste erano chiamate Caterinette. In Francia è il patrono delle giovani donne nubili, in alcune regioni le ragazze di 25 anni il 25 novembre vanno in giro con cappelli molto buffi di colore verde, in modo che si sappia che stanno cercando marito.

Nei paesi di tradizione protestante, in particolare luterani, si ricorda invece Caterina di Aragona, la prima moglie di Enrico VIII, che pare ordinò di bruciare tutti i suoi merletti per poterne comprare di nuovi e dare lavoro alle merlettaie.

In Inghilterra, dove evidentemente le merlettaie sono tante e legate alle tradizioni, in questo giorno fanno dei biscotti chiamati Catterns Cakes, a forma di ruota, non a caso. Ecco la ricetta:

BISCOTTI DELLE MERLETTAIE (CATTERNS CAKES):
- 300 g di farina
- 100 g di burro
- 2 cucchiaini di semi di cumino
- 1/2 cucchiaino di cannella
- 1 uovo
- 25 g di ribes (?) sostituiti con uvetta)
- 225 g di zucchero di canna
- 50 g di mandorle macinate
- 1/2 bustina di lievito

Mescolare tutti gli ingredienti secchi, poi aggiungere l'uovo e il burro (eventualmente un po' di latte); tirare la pasta in un rettangolo, bagnarlo con dell'acqua e spolverizzarlo con altro zucchero e cannella. Avvolgere a rotolo non molto stretto e tagliare in fette di circa 1 cm di spessore. Disporre sulla placca del forno distanziate e cuocere a 200° per circa 20 minuti. Sfornare quando sono ancora morbidi, raffreddando induriscono.

A questo punto, gustare con un bel tè all'inglese.

domenica 21 novembre 2010

Merletto ad ago di Alençon patrimonio immateriale dell'umanità

Oggi ho letto che il 16 novembre l'UNESCO ha proclamato il merletto ad ago di Alençon come rappresentativo del patrimonio immateriale dell'umanità. Proprio il merletto di cui abbiamo ricostruito la storia nel post precedente, che combinazione.

Foto tratta da http://www.orne-hebdo.fr/2010/11/16/le-point-dalencon-au-patrimoine-mondial-de-lunesco/
 Ecco il comunicato dell'UNESCO con una breve descrizione del merletto e il link ai documenti di assegnazione in inglese e francese.
Questo è il comunicato stampa (in francese) che spiega le peculiarità culturali, la storia e il processo di selezione che hanno portato alla selezione di questo merletto.

Come abbiamo già detto, il pizzo ad ago di Alençon ha dei disegni peculiari, di origine settecentesca, che sono riprodotti ancora oggi nel Centro per la conservazione del merletto con annesso Museo . Oggi in questo centro lavorano solo sei (!!!) merlettaie, che hanno imparato quest'arte con un lungo tirocinio di circa sette anni; quest'anno hanno iniziato il percorso di apprendimento due giovani, per la prima volta c'è un ragazzo. Non ho trovato notizia di privati che insegnino quest'arte, nè di scuole o di workshop. Pare che l'unico modo per impararlo sia seguire il percorso professionale.
Per avere un'idea del'esecuzione ecco un bel video (in francese, ma molto comprensibile). Come si vede, il merletto è eseguito senza il supporto di un cuscino, a differenza di quello di Venezia. Si lavora partendo dal basso, con l'ago che si allontana dalla merlettaia. La peculiarità di questo merletto è la rete di fondo, che viene eseguita per prima, con un filo veramente sottilissimo.

Immagine del sito: http://www.plusbellematerre.com/article-2862-la-dentelle-d-alencon-au-patrimoine-mondial-de-l-unesco.html
Qui, qui e qui si possono vedere dei merletti del museo di Alençon e di Argentan.
Il riconoscimento dell'UNESCO dovrebbe permettere di ampliare le attività del museo e del centro di insegnamento, in modo che venga conosciuto ed apprezzato; speriamo che prevedano anche la possibilità di fare dei corsi e la pubblicazione di libri, per il momento c'è solo un libro "tecnico" sull'argomento: "La dentelle à l'aiguille" di Brigitte Delesque Dépalle.