lunedì 23 luglio 2012

Merletti ad ago nel 1400?



Qualche giorno fa è stata pubblicata e largamente diffusa la notizia del ritrovamento di migliaia di frammenti tessili risalenti al XV sec. nel castello di Lengberg, nel Tirolo orientale. I pezzi che hanno destato più interesse sono stati quattro reggiseni, di fattura molto simile a quella moderna, ma che risalgono al 1400; fino ad ora si riteneva che l'invenzione di questo capo d'abbigliamento fosse recentissima, dei primi anni del '900. QUI trovate il link alla notizia pubbilcata sull'ANSA.
La notizia ha destato la mia curiosità, ho pensato che il ritrovamento di tessili e biancheria poteva portare anche a ricami o merletti.
In effetti ho trovato QUI un articolo del BBC History Magazine, scritto dall'archeologa Beatriz Nutz, ricercatrice all'Istituto di Archeologia dell'Università di Innsbruck, che ha fatto la tesi proprio sul ritrovamento dei tessili del castello di Legberg. La ricercatrice illustra nei dettagli non solo i reggiseni ritrovati, ma anche degli slip, che dice siano probabilmente femminili, mentre  nell'articolo dell'ANSA erano attribuiti ad un uomo.
Dopo un po' di ricerche ho trovato QUESTO  : mi pare che la fotografia sia molto eloquente: non si riesce a capire bene come sia lavorato, ma indubbiamente l'effetto è quello di un merletto!
Alla fine sono giunta a QUESTO bellissimo articolo.
Cerco di riassumerlo per le non anglofone:
Nel 2008 sono stati trovati nel castello di Lengberg numerosi frammenti di camicette (in lino o lana) risalenti (datazione con C14) agli ultimi decenni del 1400; solo ora si possono mostrare, indossati da dei manichini.
Alcuni frammenti hanno i bordi decorati con delle "passamanerie" cucite alla stoffa o attaccate mediante semplici merletti ad ago eseguiti in filo di lino. In un caso il merletto serve come decorazione del bordo. In altri casi i pizzi servono come connessione di due bordi di stoffa.
Nella seconda foto che illustra l'articolo si vedono alcuni esempi di questi merletti, particolarmente interessante quello contrassegnato con il numero 7, un disegno piuttosto complesso.

E' molto interessante l'immagine che descrive i punti impiegati per questi merletti: i due disegni più in basso descrivono un semplice punto festone e un punto festone avvolto (come quello che si usa nel merletto veneziano), ma mi hanno colpita particolarmente i due primi disegni, che illustrano due punti simili apparentemente sconosciuti.
Ho provato a riprodurli, e ne ho dedotto che si tratta di un semplice punto annodato, che sui libri anglofoni è denominato "Venetian Stitch", ma che non viene utilizzato nel merletto veneziano, solo che l'autrice lo riproduce al rovescio.
Ecco le mie prove:


Punto festone eseguito al contrario

Punto annodato come spiegato nell'articolo

Punto finito
Poi ho girato il lavoro al rovescio, e ho continuato a lavorare con il "Venetian Point":

Punto festone

Punto annodato

Come si vede, gli ultimi due punti, eseguiti in Venetian Point, sono indistinguibili dai precedenti

L'autrice ritiene questo il primo esempio di "punto in aria", che si ancora ai lembi della stoffa anziché al tracciato su pergamena: l'evoluzione del reticello, che invece prevede di mantenere in parte la struttura della stoffa come supporto.
Questa, in realtà, non è una novità assoluta. Nel bellissimo libro "Prehistoric Textiles" di E. J. W. Barber (pag 182) si descrivono diversi capi di abbigliamento del secondo millennio avanti Cristo con i margini bordati a punto festone e, in un caso (camicetta da donna trovata a Skrydstrup, in Danimarca), si riporta la rifinitura con circa una dozzina di righe di punto festone, di cui solo la prima è attaccata al tessuto.
Anche Elisa Ricci ritiene che sia possibile l'esistenza di merletti ad ago precedenti al 1500, ma pensa che possano essere degli episodi sporadici, che non hanno avuto seguito rilevante.

Nell'ultima parte dell'articolo l'autrice spiega come sia possibile la nascita dei primi merletti ad ago non in Italia, come universalmente riconosciuto, ma proprio in ambiente germanico, ricordando anche come probabilmente i primi libri di modelli siano stati stampati proprio in Germania, nei primi decenni del 1500.
Questa tesi sembra però in parte smentita da QUESTO ARTICOLO che cerca di far ordine nei numerosi modellari antichi, pubblicati a partire dal 1524. A pagina 10 spiega che i primi modellari erano dedicati al ricamo, e solo a partire dal 1542 (Matio Pagan) si vedono dei disegni pensati specificamente per i merletti.

A giudicare dalle foto pubblicate, mi sembra però che questi merletti fossero lavorati senza un modello. i disegni mi ricordano un po' il Puncetto, anche se sono eseguiti con punti diversi. 

Nelle mie ricerche bibliografiche mi sono anche imbattuta in QUESTO ARTICOLO  che, pur non trattando direttamente di merletti, mi sembra molto interessante. Purtroppo non conosco abbastanza il tedesco per riuscire a tradurlo.

6 commenti:

  1. Apprezzo molto, cara Silvia, il bel lavoro di ricerca che hai fatto. Mi piace molto l'ultima conclusione sulla similitudine con il puncetto. Io credo, in effetti, che i primi merletti siano legati agli oya, bibila, orientali. Nodi. Ricordati anche del punto di Ragusa.
    Sul sito dell'Arizona:

    Ragusa: The Mystery Spot in Lace-History, Johnstone, Margaret Taylor. The Bulletin of the Needle and Bobbin Club, Vol. 10, No. 1 (1926), 18 pages.

    Un saluto da Bianca Rosa

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  2. Grazie per questo post così interessante e ricco di link!
    Elisabetta

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  3. Cara Silvia
    E' molto interessante! E' così eccitante!!
    Sei bravissima. Grazie per l'articolo!
    Un abbraccio
    erba

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  4. sono rimasta incantata dalla tua ricerca, ti ringrazio di averla condivisa con questo post. un abbraccio Alessandra

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  5. ho copiato la tua immagine per mettere il collegamento al tuo sito nel mio blog. il tuo blog è da visitare assolutamente. se non sei d'accordo per cortesia fammelo sapere, provvederò a modificare. ancora complimenti. buona serata

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